Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

giovedì 13 gennaio 2011

Son tutto questo le mie canzoni parte II

...pregustando una pizza imminente, un post facile facile. Chi è interessato dunque mi segua nella galleria degli Imperdibilia, inaugurata con questo post.
"Prospettiva Nevskji", ammesso che le j e le i siano giuste. Battiato è matto come un cavallo, e per questo mi piace un sacco. Questa canzone me la sento vicina in modo particolare. Sarà principalmente per quel maestro che insegnò com'è difficile trovare l'alba dentro l'imbrunire, cavoli avercelo avuto! Poi per tutta una serie di immagini e di associazioni assurde, vezzi intellettualistici che così ben dosati non guastano. Beh, poi probabilmente per quegli orinali messi sotto i letti che in un colpo solo mi ricordano un sacco di episodi divertenti.
"You learn". Questa donna mi piace, Alanis Morisette. Tosta, una che sa il fatto suo, ci giurerei, intensa, non bella ma a mio avviso magnetica. E quella voce lì la vorrei pure io, e infatti nel mio privato karaoke domestico questa è una delle poche canzoni non italiane con cui mi sono cimentata.
Sensualità e disperazione: Toulouse Lautrec
"Gelato al limon". Eccone un altro che è ben strano, ma con una classe da vendere. Ti offro l'intelligenza degli elettricisti così almeno un po' di luce avrà la nostra stanza negli alberghi tristi. Avanguardia lessicale. Chi mai parlerebbe dell'amore in questi termini? Cinismo, ironia, irriverenza...e quella musica che suggerisce la sensualità delle vite disperate. Da restarci secca.
Cavoli, la pizza incombe!

La storia prosegue nel post successivo.

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