Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

martedì 25 gennaio 2011

Unghie di gatto, lingue di gatto

Renoir - Donna con gatto (N.d.A. brava donna, ottima scelta!)
"Le unghie non sono un buon motivo per escludere un gatto dalla propria vita".
Più di anni e anni di più assennate e complesse considerazioni, valsero per me i pochi secondi di questa frase, pronunciati con una sigaretta tra le dita e un'aria svagata da una fanciulla piuttosto assurda che ho incontrato una sola volta nella vita. Il giorno dopo avevo un gatto. Io che dei gatti avevo terrore e anzi mi facevano pure un po' impressione.
Un anno dopo ne avevo due. E qui per il momento mi fermo per via dei ben noti 60 mq.
I gatti non sono amichevoli come i cani, sono anzi tipi piuttosto diffidenti, che infondo stanno bene anche da soli. La loro amicizia non la danno a tutti indistintamente, ma se decidono di concedertela sanno essere compagni capaci di un affetto discreto, senza feste e scalmane, ma con una pacatezza e un'eleganza che infondono pace e rilassano anche gli spiriti più inquieti. Un gatto in casa non comporta un impegno gravoso, ma quel tanto che basta per ricordare a noi moderni spiriti egocentrici che il mondo non ruota intorno a noi. Prendono di mira qualche mobile con le loro unghiette? Poco male, anzi salutare: a noi moderni spiriti consumisti serve pure ricordare che gli oggetti sono solo oggetti. Qualche pelo di troppo in giro per casa? Poco male, anzi benefico: a noi moderni spiriti igienisti serve anche ricordare che le nostre case lustre e profumate con l'ultima super-galattica-cera-iper-lucida-pavimenti-che-uccide-il-99%-dei-batteri spesso diventano gabbie dorate. Dorate, ma pur sempre gabbie.


Omaggio ai miei gatti, e a tutti i gatti non miei in giro per il mondo, e a tutti quelli che saranno miei in futuro, perchè dubito che potrò mai più contemplare di abitare senza almeno due gatti...le lingue di gatto! Avete presente quei biscottini piatti e secchi da mettere sul gelato (o da intingere nello zabaione o nel cioccolato fuso...slurp)??

Ecco cosa vi occorre:
100 g di farina
100 g di burro ammorbidito
100 g di zucchero a velo
3 albumi
1 bustina di vanillina
1 pizzico di sale

Mescolate burro morbido e zucchero a velo insieme fino a quando avrete ottenuto una spuma omogenea. Aggiungete la farina, meglio se passata al setaccio, e la vanillina. Infine gli albumi, montati a neve con un pizzico di sale. Otterrete un composto tipo crema spalmabile.
Obbligatorio possedere la tasca da pasticcere con beccuccio piatto. Siccome questo tipo di beccuccio non si trova facilmente, potreste fare come me e comprarne uno classico rotondo (di metallo) e andare di martello fino a che non lo appiattite;) Per utilizzare comodamente quell'attrezzo indispensabile nella vita di ogni cuoco che è la tasca da pasticcere date un'occhiata ai trucchetti proposti in questo post.
Distribuite quindi il composto in segmenti di 4-5 cm, ben distanziati. Con le dosi suddette riempirete due placche da forno.
Le lingue di gatto cuociono in 7-8 minuti in forno ben caldo a 200 °C. Quando vedrete i bordi scurirsi sono pronte! Miao.

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