Io le dissi ridendo -Ma signora Aquilone, non le sembra un po' idiota questa sua occupazione?
Lei mi prese la mano e mi disse -Chissà? Forse in fondo a quel filo c'è la mia libertà.

domenica 13 maggio 2012

Piccoli vegetariani crescono

Ho già avuto modo di dire che non sono vegetariana. Rientro anzi perfettamente nella categoria degli "onnivori" e con omnis nel mio caso si intende proprio che nessuna categoria di ciò che comunemente si ritiene commestibile è escluso dalla mia dieta, con la sola eccezione delle frattaglie (ma non escludo che ben cucinate potrei convertirmi anche al loro consumo).
Di carne tuttavia ne mangio poca (un paio di volte a settimana) essendo per natura totalmente votata al carboidrato e a maggior ragione da quando ho scoperto i costi ambientali che comporta.
Sono dunque all'instancabile ricerca di modi per non rendere depressogene le verdure e cercare di includerle sempre nella mia alimentazione quotidiana. Recentemente (grazie a Sua Maestà Benedetta Parodi e con qualche mia personalizzazione) ne ho scoperti un paio.
Verdure al forno davvero super sane
Ovvero al cartoccio! Meraviglia. Carote, zucchine, cipolle tagliate a striscioline. Niente bollitura preventiva altrimenti diventano mollicce. Bollitura di pochi minuti per patate e melanzane (a cubetti), cavoli e broccoli (a cimette). Chiudere le verdurine in un cartoccio di alluminio: potete anche evitare l'olio e mettere qualche goccia di worcester o salsa di soia, aromi a vostro piacimento. Bucherellate il cartoccio con la forchetta. 180 gradi per circa 15 minuti.
Verdure al forno falsamente sane
Ovvero come imitare le verdure fritte senza friggerle per davvero ma per finta. Procedimento adatto per melanzane e zucchine. Tagliarle sottili come per farle alla griglia. Impanarle nell'uomo e pangrattato. Porle sulla placca del forno, completare con un filo d'olio su ogni fetta, sale, pepe. 200 gradi per 15 minuti.
Se volete la versione salutisticamente modificata eliminate l'olio: bruciano più facilmente, quindi occhio. Sono comunque buone ma certo non fenomenali come con l'olio.
Del resto è un postulato: se una cosa è veramente buona ma così buona fa male.

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